Era nell'aria già da un bel po' ma, effettivamente, dopo più di un anno di prova sul campo il 2024 ha fatto uscire allo scoperto la nuova frontiera dei BrazzPad.

Riguarda dei nuovi colori, delle nuove stampe oppure dei nuovi – fantastici – gadget per poter riporre le banane (fonte indispensabile di potassio per tutta la comunità del boulder)?

No, non riguarda qualcosa di esterno, ma qualcosa che è proprio nel cuore di questo indispensabile attrezzo per l'arrampicata outdoor.

Volete saperne di più? Ecco qui, giusto il tempo di 2 minuti di racconto.

I BrazzPad nascono ormai tre anni fa, creati da un gruppo di appassionati della roccia e del boulder con la voglia di rivoluzionare il concetto di crashpad, cercando di portarlo al centro dell'interesse degli appassionati.
Perché, abbiamo sempre pensato, che sia davvero importante scegliere bene qualcosa che può salvarci le caviglie, la schiena e prevenire infortuni anche molto gravi. 
Però, vuoi per le diverse disponibilità economiche che per un'informazione spesso approssimativa, dobbiamo affidarci alle nostre sensazioni, sperimentate direttamente sotto al blocco.

"Sì, questo pad mi sembra buono..."
"No, questo è troppo morbido: se ci dovessi cadere, arriverei a terra!"
"Mh, questo non mi convince troppo, anche se ha una bella superficie."

Così abbiamo iniziato anche noi a farci queste domande, dopo molti anni e molte esperienze condivise sotto ai blocchi. 
Quindi abbiamo scelto di produrre artigianalmente e in Italia, nel nostro laboratorio, quelli che sarebbero diventati i primi BrazzPad.

Non ve la facciamo troppo lunga, ma abbiamo dovuto risolvere alcune nostre criticità, come spesso accade per i prodotti nuovi. Vi riassumiamo la principale in un simpatico commento che ci ha fatto sorridere e riflettere, perché sintetizzava le tante perplessità degli atleti che avevano scelto uno dei primi modelli di BrazzPad.

"I pad Brazz sono una bomba. Talmente una bomba che in caso di guerra potete utilizzarli come rifugio antiatomico vista la pesantezza (sembrano pieni di piombo) e l'assorbimento agli urti superiori"

Quindi, ecco cosa abbiamo capito:
- Pesavano troppo;
- L'assorbimento superiore era sbilanciato rispetto a quello del materiale inferiore;
- La PU non era all'altezza della durabilità del materiale a cellule chiuse.

Dai tanti feedback abbiamo quindi iniziato riprogettare radicalmente la composizione interna dei nostri BrazzPad.

Dalla ricerca nasce quello che poi abbiamo chiamato "BrazzSandwich" a triplo strato!

Ma perché proprio 3 strati? E perché proprio in questa disposizione?

Cerchiamo di condividere insieme il ragionamento che abbiamo affrontato. Un crashpad non deve solamente assorbire delle cadute, ma deve anche soddisfare alcuni requisiti di tutela dell'atleta in relazione a uso e ambiente in cui viene utilizzato il pad.
Per questo, abbiamo iniziato a cercare tre materiali che potessero funzionare bene insieme e fornire, anche singolarmente, un contributo specifico alle performance del BrazzPad.

Possiamo dire che:
- Il primo strato, a cellule chiuse, ha il compito di fornire un supporto di caduta e di calpestìo stabile per caviglie, ginocchia e schiena. Così da tutelare al meglio il primo impatto e lo stazionamento degli atleti;
- Il secondo strato centrale, in PU ad alta densità e durabilità, è stato scelto per dissipare l'energia di caduta al meglio, lavorando "di squadra" con gli altri due materiali;
- Il terzo strato aiuta invece a tutelare il corpo dal contatto con corpi estranei e terreni con materiali pericolosi, quali sassi, buche o rami.

Possiamo dire che questo aggiornamento dei BrazzPad ci soddisfi particolarmente e ci rende orgogliosi perché, oltre che avere un prodotto più affidabile e durabile, siamo riusciti anche a scoprire materiali più leggeri, in grado di alleggerire i pad di anche più di 3 chili!

Questo BrazzSandwich è quindi un bell'esperimento di collaborazione tra tutti, atleti, amici e laboratorio artigianale, che ha dato una versione migliorata del prodotto a tutta la comunità del Boulder!

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